Breve introduzione.
Il sottoscritto Paolo Carlizza ha frequentato dal 16 febbraio sino al 3 aprile 2009 una scuola di preghiera, divisa in quattro tranche di cinque giorni, dal lunedi’ al venerdi’, intervallate di una settimana. Gli argomenti principali, svolti nelle tranche suddette sono stati:
- Necessita’ della preghiera
- La preghiera vocale
- La preghiera d’ascolto
- La preghiera del cuore
L’orario e’ stato quello serale dalle 21:00 alle 22:00 e si e’ tenuta regolarmente una parte teorica di spiegazione della materia nella prima mezzora e nella successiva si e’ eseguita la pratica con la preghiera silenziosa, che cambiava nello svolgimento di volta in volta.
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Scuola di preghiera - Santa Maria sopra Minerva - Relatore P. Mario Gallian o. p.
Dal Castello Interiore di Santa Teresa d'Avila si desume la seguente sintesi.
I gradi di santita' nella preghiera sono schematizzati da 3 gradi o gradini:
1.Principianti
2.Proficienti
3.Perfetti
Nel grado 1 si hanno le seguenti mansioni:
1.Preghiera vocale - Meditazione
2.Affettivita' - Semplicita'
Nel grado 2 le mansioni sono:
3. Contemplazione infusa- Preghiera del cuore.
4. Contemplazione di quiete- Preghiera del cuore
5 Fase intermedia di Vita Passiva o Notte dei Santi
Nel grado 3 le mansioni sono:
6.Di unione
7..Conformante
8.Trasfrormante
Nei Principianti c'e' dapprima la preghiera vocale, fatta di formule, frasi e parole, che rischiano di essere vuote, se questa non e' fatta bene.
Viene poi la Meditazione, in cui si pensa a quanto pregato.Queste prime due fasi vengono dette di preghiera vocale.
Segue la preghiera affettiva, in cui si riconoscono certi doni spirituali, come il compiacimento e la consolazione ed il rischio
e' quello di fermarsi e tornare indietro, perche' ci si accontenta. L'ultimo passo del primo grado e' la preghiera di semplicita', dove ci si pone semplici davanti a Dio,
con il cuore sgombro dalle cose umane. Queste due ultime fasi costituiscono un grado piu' elevato di preghiera, ossia preghiera di ascolto: non si parla piu', ma si tenta di far entrare
nella propria anima la voce di Dio.
I difetti che possono incorrere nella preghiera dei principianti sono:
a) Sensualita', dove si prova una certa consolazione e una particolare gioia
b) Conseguente pigrizia
c) Orgoglio e presunzione di essere gia' un poco santi.
Nel secondo grado, quello dei Proficienti avviene un cambiamento di comportamento:
a) Non soddisfa piu' pregare, fare il rosario ed altre preghiere, ovvero sopraggiunge un forte senso di aridita'
b) C'e' sembre una forte volonta' di rendere servizio a Dio, ma non si sa che fare.
c) Viene abbandonata la Medidazione e la lettura dei testi sacri e religiosi, in quanto non si hanno piu' presa nell'anima.
A meno di qualche stato fisico anomalo o per malattia, questo e' sintomo di salita verso Dio, perche' si stanno ottenendo forti doni spirituali, che le nostre qualita' sensoriali non possono percepire.
Quindi, ci stiamo allontanando in un certo senso dal mondo e di questo dovremmo essere contenti. Si tratta solo di continuare a pregare ad espettare il momento in cui si avra' una luce maggiore.
Nella seconda parte o grado 2 c'e' la contemplazione, dove si esercita la preghiera del cuore, dove ci si mette di fronte a Dio in assoluta semplicita', cercando di non pensare a null'altro
e cercando di amare solo Dio stesso.
Dobbiamo donare noi stessi a Dio e questo costa di solito un grande sforzo e non dobbiamo pensare di ricevere alcunche' dal Padre. Amare e basta. Lui ci vede, anche se non lo vediamo.
Dobbiamo cercare di vedere, mediante l'amore donativo Colui che ci vede. L'Adorazione per esempio, e' preghiera del cuore (adorare<---ad orem = verso la bocca), in cui si cerca di andare verso la bocca del Signore, ovvero mandargli dei baci di amore. Adorare e' solo amare la Divinita' da parte nostra e basta, senza ricevere nulla che ci gratifichi.
La preghiera del cuore o di contemplazione ci prepara alla notte dei Santi, che giunge ora per durare fino all'inizio del terzo gradino, quello della perfezione.Siamo oramai nella Vita Passiva.
La notte dei Santi e' un processo di puruficazione che ci manda Dio anche per metterci alla prova; infatti in questo frangende sopravvengono gli attacchi e le tentazioni piu' forti da parte del diavolo, come voglia di fornicazioni insistente, propensione alla bestemmia ed altre ancora.
Piu' uno e' forte e resiste alla sofferenza, piu' Dio lo premia, accorciando questo tempo; se uno e' piu' debole, gli si allunghera' il tempo di fine di questa fase. Ma e' sempre Dio che dispone nella Sua Volonta' dell'orante.
In questa fase si acquista un equilibrio maggiore rispetto alle passioni: gioia, dolore, speranza e consolazione vengono limate e non vengono piu' sentite con intensita'.Si acquista una fermezza che potra' divenire ferrea. (San Paolo della Croce).
Ed alla fine, la notte dei Santi, Egli cominincia a rivelarsi: come si aprisse una finestra ed cominciasse ad entrare progressivamente un raggio di sole che riscalda, che prima e' pieno di pulviscolo e che diventa sempre piu' puro.
Cominciamo cosi' a vederlo ed ad avere un grande fuoco di amore che arde e piu' il tempo avanza e piu' cresce l'ansia di stare con Lui, quindi cominceremo prima ad unirci in Dio nell'amore, poi ci conformeremo sempre di piu' a Lui e alla fine saremo Trasformati nella piena santita'. A questo punto la nostra anima e' gettata e si confonde nel Suo grande Spirito e diventeremo Dio per partecipazione.(Santa Teresa d'Avila).
Per poter fare questi passi bisogna regolamentare e disciplinare la preghiera.
Dedica un tempo ben preciso alla tua preghie ra: all'inìzio, è utile almeno mezz'ora.
Scegli bene il luogo della preghiera: è neces sario che sia silenzioso e raccolto. Se puoi, met ti davanti a te un Crocifisso o un'immagine sacra. Se ti è possibile, fa' la tua preghiera da vanti all'Eucaristia.
Mettiti in ginocchio: con le spalle erette, le braccia rilassate; se impari a far pregare anche il corpo, la tua preghiera sarà più at tenta.
Incomincia col segno dì croce fatto bene: toc cando la fronte consacra al Padre i tuoi pen sieri; toccando il petto consacra a Cristo il tuo cuore, la tua capacità di amare; toccando le spalle consacra allo Spirito le tue azioni, la tua volontà.
Dividi la preghiera in tre spazi esatti: più or ganizzi la tua preghiera più la rendi facile.
Il primo spazio dedicalo allo Spirito Santo, è lui il maestro della preghiera; concentrati sul la presenza dello Spirito Santo in te. Dice Pao lo: «Siete tempio di Dio, e lo Spirito di Dio abita in voi» (1 Cor 3,16). Prova a dialogare con lui, prova a esprimergli un problema dif-ficile che hai tra le mani. Invocalo con fede: «Vieni, Spirito Creatore!».
Il secondo spazio dedicalo a Gesù. Fa' preghie ra di ascolto, prendi tra le mani i brani di Pa rola di Dio che ti sono stati presentati nella ri flessione e prova a leggere come se Gesù ti par lasse personalmente. Esperimenta anche l'a scolto della tua coscienza. Interrogati: «Signo re, che cosa vuoi da me?». « Signore, che cosa disapprovi in me?».
Il terzo spazio dedicalo al Padre. Ama! Sta' in silenzio davanti a Lui, sei immerso in Lui: « In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo » (Atti 17,28). Ama! Aiuta il tuo silenzio, se è necessario, dicendo: «Padre mio, mio tutto!». Prendi qualche decisione pratica e offrila co me un tuo atto concreto di amore.
Non terminare la preghiera senza qualche de cisione pratica da attuare al più presto: abi tuati ad amare con i fatti; la preghiera deve portarti all'azione.
Concludi con un pensiero a Maria SS., implora con un'Ave Maria la grazia di imparare a pre gare e il dono di gustare la preghiera e di esse re costante.
(Riferimento: Maestro, Insegnaci a pregare di Andrea Gasparino - Edizioni elle.di.ci, pagg. 259,260).
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Si suggeriscono anche i seguenti testi per approfondire:
Andrea Gasparino – Maestro, insegnaci a pregare - Corso introduttivo alla preghiera. – Edizioni Elle.dc.ci – Costo 6 euro.
Jean Lafrance – Preferire Dio – Edizioni Gribaudi – Costo 11 euro
Silvano del Monte Athos – Ho sete di Dio – Edizioni Gribaudi – Costo 10 euro.
E’ fortemente consigliato il primo dei tre per iniziare ed e’ congruente al corso di preghiera che si svolge in Santa Maria sopra Minerva.
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